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Come Velocizzare il tuo Mac in 6 Mosse

 

Il Macintosh è sempre stato un computer performante e da sempre ha attirato schiere di semplici appassionati, artisti, professionisti che riescono a creare e produrre quasi in metà tempo ciò che richiederebbe molta più attesa su di un normale prodotto di altre marche. 

 

Velocità è la parola chiave, perché su di un prodotto Apple significa qualità: a qualsiasi Mac sono richieste prestazioni di altissimo livello, ed è esattamente ciò che ci aspettiamo, dall’acquisto fino al cambio con un altro modello.

Sappiamo bene che dopo qualche mese, anche se il nostro Mac non può ritenersi datato, può succedere di notare rallentamenti generali, soprattutto in quelle azioni o con quei programmi che richiedono risorse importanti dal sistema operativo.

 

Possiamo ovviare al problema in sei semplici mosse:

Icone e file

Le icone inutilizzate che tieni sul desktop, soprattutto all’avvio, rallentano notevolmente il computer: può sembrare una cosa minima, eppure ha una grande importanza tenere solo quelle che ti servono realmente e, mentre fai la conta di ciò che ti necessita, sarebbe perfetto organizzare al meglio anche file e cartelle, così da facilitare la vita a Spotlight, il motore di ricerca interno.

 

Utility disco

Il nostro Hard Disk può rallentare e, come si dice in gergo, “piantarsi”, in presenza dei cosiddetti “Errori Disco”. Se le aree del disco sono danneggiate e se si verificano più episodi, la situazione problematica sarà amplificata. Bisogna quindi chiudere tutte le applicazioni, aprire Utility Disco, selezionare l’Hard Disk e cliccare su Ripara Disco.

 

Aggiornamenti

Non è un’opzione effettuare regolari aggiornamenti bensì un dovere periodico, così da semplificare ogni singola azione del sistema operativo.

 

Pulizia

Un’azione da eseguire con calma e attenzione è la rimozione di file che non utilizziamo, controllare nel browser quali siano i Preferiti che non ci servono e cancellare la Cronologia, così da svuotare la Cache, la memoria dei siti visitati ed eliminare i Cookies accumulati.

 

Reset pram

Molto spesso Apple raccomanda di resettare la PRAM se i tentativi di velocizzazione non sono serviti. La PRAM è quella parte di memoria adibita all’archiviazione di precise impostazioni e, azzerando queste scelte, spesso si riesce a risolvere le questioni più spinose.

Reinstallazione OS

In caso nessuna delle succitate soluzioni abbia sortito effetto, si può anche considerare l’ipotesi di reinstallare il sistema operativo, riportando il nostro Mac al momento dell’acquisto, senza nessuna preferenza memorizzata.

 

Un Software, Un Mac Perfetto

Tuttavia, se vogliamo ottenere un risultato preciso e indiscutibile, basta installare un software che sostituisce i vari strumenti per velocizzare, ottimizzare e proteggere il tuo Mac, con tutte le soluzioni possibili.

Un software preferito dagli utenti perché unisce alla pulizia perfetta anche la funzione di anti-malware, e va ad agire, va ad analizzare ogni più piccolo angolo del tuo computer, con vari modulo specifici, ognuno con diversi strumenti che formano una panoramica completa nella velocizzazione e controllo del Mac.

Come tutti i software, è possibile scaricare la versione prova direttamente nella pagina informativa generale per testare immediatamente i risultati. Non fidarti semplicemente del passaparola: prova sul campo la validità di un software che va a semplificare la vita a tutti gli utenti Mac e che continua a farlo a ogni singolo controllo che farai nel tempo.

 

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I 5 migliori portatili da gioco del 2024

 

Poiché il gaming continua a evolversi e necessita di una tecnologia sempre più avanzata, i giocatori sono alla costante ricerca di dispositivi potenti e versatili per migliorare la loro game experience. Nel 2024, il mercato dei portatili da gioco ha registrato un’impennata, offrendo prestazioni e portabilità all’avanguardia. Per aiutarvi a trovare il compagno perfetto, abbiamo stilato un elenco dei 5 migliori portatili da gioco del 2024. Questi computer portatili vantano specifiche impressionanti, display mozzafiato e prestazioni ineguagliabili che vi faranno sentire come se foste alla guida di un’astronave.

 

Alienware Area-51m R5

L’Alienware Area-51 m R5 è una vera potenza nel mondo dei portatili da gioco. Questa macchina “bestiale” è in grado di dare il meglio di sé con il suo processore Intel Core i9 e fino a 64 GB di RAM DDR5, garantendo un gameplay fluido e senza interruzioni anche con i titoli più impegnativi. La scheda NVIDIA GeForce RTX serie 30 del laptop offre una grafica mozzafiato, immergendovi nel gioco come mai prima d’ora.

Una delle caratteristiche principali di Area-51m R5 è la possibilità di aggiornare i componenti, scelta che consente agli utenti di sostituire la CPU e la GPU. Questo design a prova di futuro assicura che il portatile rimanga sempre al passo coi tempi negli anni a venire, adattandosi al panorama dei giochi che è in continua evoluzione. L’eccezionale display FHD da 17,3 pollici con frequenza di aggiornamento di 360 Hz garantisce una visualizzazione e una reattività straordinariamente fluide, offrendo un’esperienza di gioco di altissimo livello.

 

Razer Blade Pro 17

Razer Blade Pro 17 è un mix perfetto di stile, potenza e portabilità. Racchiuso in un elegante chassis in alluminio di qualità superiore, questo portatile emana raffinatezza ed eleganza. Sotto il cofano, è dotato di un processore Intel Core i7 e di una scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 3080, per offrire prestazioni di gioco eccezionali. Grazie a un massimo di 32 GB di RAM e a un’unità SSD ad alta velocità, i tempi di caricamento si riducono notevolmente, consentendo un’esperienza di gioco senza interruzioni.

Razer Blade Pro 17 è dotato di uno splendido display 4K da 17,3 pollici con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, che offre immagini straordinarie e colori vivaci. Sia che si esplorino vasti mondi aperti o che si ingaggino intense battaglie, il display del portatile garantisce che ogni dettaglio prenda vita. Inoltre, il sistema di raffreddamento avanzato del portatile impedisce il surriscaldamento durante le sessioni di gioco prolungate, garantendo prestazioni ottimali.

 

ASUS ROG Zephyrus G15

Per i giocatori che cercano un opzione più compatta e leggera senza compromettere le prestazioni, l’ASUS ROG Zephyrus G15 è una scelta eccellente. Grazie al processore AMD Rizen 9 e alla scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 3070, questo portatile è una forza formidabile sia nel gioco sia nel multitasking. Il suo impressionante display QHD da 15,6 pollici con una frequenza di aggiornamento di 165 Hz offre immagini fluide e coinvolgenti.

Lo Zephyrus G15 è dotato di un esclusivo display AniMe Matrix, che consente agli utenti di visualizzare animazioni, grafica e testi personalizzati. Questa caratteristica innovativa aggiunge un tocco personale alla configurazione di gioco e fa sì che il notebook si distingua dalla massa. Con fino a 48 GB di RAM DDR4 e una veloce unità SSD, è possibile aspettarsi prestazioni eccezionali e tempi di caricamento rapidi nei giochi e nelle applicazioni. Che giochiate in viaggio o a casa, l’ASUS ROG Zephyrus G15 è uno dei migliori portatili da gioco sul mercato.

MSI GS76 Stealth

L’MSI GS76 Stealth è una vera meraviglia in termini di ingegneria e prestazioni. Questo portatile sottile ed elegante riesce a racchiudere un’immensa potenza grazie al processore Intel Core i9 e alla scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 3080. Il design Max-Q del portatile garantisce un fattore di forma più sottile senza compromettere le prestazioni, rendendolo la scelta ideale per i giocatori in movimento.

Il GS76 Stealth vanta un accattivante display UHD da 17,3 pollici con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz, che offre immagini incredibilmente fluide e un gameplay preciso. La tastiera SteelSeries Per-Key RGB del laptop consente di personalizzare l’illuminazione, migliorando l’esperienza di gioco e immergendosi nell’azione. Con un massimo di 64 GB di RAM DDR4 e ampie opzioni di archiviazione, il GS 76 Stealth garantisce un’esperienza di gioco senza interruzioni.

 

HP Omen X3

Vi presentiamo HP Omen X3, un portatile da gioco che incarna potenza e innovazione. Dotato di un processore Intel Core i9 e di una scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 3080, questo portatile offre prestazioni senza compromessi anche per i titoli più impegnativi. I 32 GB di Ram DDR5 del laptop assicurano un multitasking e un gameplay fluidi, offrendo un’esperienza senza soluzione di continuità.

Ciò che distingue Omen X3 è l’esclusiva soluzione di raffreddamento a metallo liquido, che ottimizza la gestione termica per migliorare prestazioni e affidabilità. Il display 4K da 17,3 pollici con frequenza di aggiornamento di 144 Hz offre immagini straordinarie, catturando ogni dettaglio con una chiarezza vivida. Questo portatile ha un design che emana modernità e raffinatezza, una vera bellezza nel mondo dei portatili.

 

Conclusione

I portatili da gioco del 2024 hanno alzato il livello in termini di prestazioni, design e innovazione. Che preferiate un computer potente come un desktop, un’opzione elegante e portatile o una via di mezzo, questi 5 portatili da gioco offrono un’impareggiabile game experience. Grazie alla tecnologia all’avanguardia e agli splendidi display, danno vita ai vostri giochi preferiti, facendovi sentire come in uno casino live. Abbracciate la potenza e intraprendere un viaggio indimenticabile con questi dispositivi eccezionali.

 

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Computer portatile

Come velocizzare il computer portatile

 

Se il tuo notebook ti sembra troppo lento e poco performante, probabilmente hai bisogno di mettere in atto alcuni semplici trucchetti. Esattamente quelli che trovi in questo articolo.

Con il passare dei mesi e con un utilizzo intenso, il computer portatile tende a ingolfarsi, a rallentare e a fornire prestazioni che non sono in linea con le tue aspettative. Un PC lento rende la user experience meno gratificante e può provocare problemi sia nell’utilizzo lavorativo sia in quello più divertente, nel caso ti piaccia navigare su Internet, guardare un film in streaming oppure giocare con i casinò online NetBet

Come fare dunque per velocizzare un notebook lento? È necessario dedicare un po’ di tempo ad alcune operazioni nonché ricordarsi di eseguirne altre di tanto in tanto. Ma entriamo nel dettaglio di come configurare il tuo notebook e ottimizzarne le prestazioni. Ecco i nostri suggerimenti:

 

Come migliorare le prestazioni del PC

Riassumiamo per punti dieci operazioni che ti consigliamo di eseguire per prenderti cura del tuo computer portatile:

• Aggiornamenti del sistema operativo: Assicurati di avere l’ultima versione del sistema operativo installata sul tuo notebook. Gli aggiornamenti spesso includono correzioni di bug e ottimizzazioni che possono migliorare le prestazioni complessive del sistema.

• Rimuovi i programmi indesiderati: Disinstalla eventuali software che non utilizzi o che occupano troppa memoria o risorse di sistema. Puoi farlo tramite il pannello di controllo o le impostazioni del sistema operativo.

• Pulizia del disco: Esegui una pulizia del disco per rimuovere file temporanei, cache e altri dati inutili che possono occupare spazio sul disco e rallentare il sistema. Puoi utilizzare gli strumenti di pulizia del disco integrati nel sistema operativo o software di terze parti.

• Disabilita i programmi in background: Alcuni programmi possono essere in esecuzione in background senza che tu te ne accorga, utilizzando risorse del sistema. Verifica quali programmi sono in esecuzione in background e disabilita quelli che non sono necessari. Puoi farlo tramite il Task Manager (Windows) o l’Activity Monitor (Mac).

• Gestione dei processi: Controlla i processi attivi nel tuo notebook e verifica se ci sono programmi che utilizzano un’elevata quantità di CPU, memoria o risorse di rete. Se possibile, chiudi o disinstalla tali software.

• Aggiungi più memoria RAM: Se il tuo notebook supporta l’aggiunta di memoria RAM, considera di aumentarne la quantità. Più RAM disponibile può migliorare le prestazioni complessive del sistema, consentendo di gestire più applicazioni contemporaneamente in modo più fluido.

• Deframmentazione del disco: Se il tuo notebook utilizza un disco rigido tradizionale (HDD) anziché un’unità a stato solido (SSD), potresti beneficiare di una deframmentazione del disco. Questa operazione riorganizza i file sul disco rigido per migliorare l’accesso e la velocità di lettura/scrittura. Puoi eseguire la deframmentazione del disco utilizzando gli strumenti integrati nel sistema operativo.

• Riduci gli effetti visivi: Disabilita o riduci gli effetti visivi come le animazioni, le trasparenze e le finestre ombreggiate. Questo può alleggerire il carico grafico del sistema e migliorare le prestazioni complessive.

• Utilizza un antivirus leggero: Se stai utilizzando un antivirus sul tuo notebook, assicurati di sceglierne uno “leggero”, che non rallenti eccessivamente il sistema. Alcuni programmi di questo tipo possono essere molto pesanti in termini di utilizzo delle risorse. Fai attenzione nella scelta di un antivirus che equilibri la sicurezza con le prestazioni.

• Riavvia periodicamente il notebook: Questa operazione può liberare la memoria e ripristinare le prestazioni. Ciò può essere particolarmente utile se il notebook viene utilizzato per un lungo periodo di tempo senza riavviarlo.

In conclusione, tieni presente che ogni computer è diverso, quindi potresti dover sperimentare diverse configurazioni per trovare quella ottimale per le tue esigenze. Inoltre considera che alcune ottimizzazioni possono comportare compromessi nella funzionalità o nell’aspetto del sistema, quindi valuta attentamente le modifiche che apporti.

 

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Sicurezza

Come capire se il proprio computer è infettato da un virus e come rimediare

 

Se si tiene alla sicurezza dei propri dati, non si può di certo ignorare il problema virus. Ma di cosa si tratta? Un virus è un particolare tipo di malware in grado di infettare un sistema e di replicarsi successivamente in maniera automatica, andando a compromettere anche altri sistemi collegati. 

Una volta che un dispositivo è stato infettato, possono verificarsi diversi problemi: alcuni sono dei semplici fastidi, altri sono vere e proprie minacce per la propria sicurezza. Un virus può infatti eliminare file, oppure copiarli e inviarli a qualcuno che, nella maggior parte dei casi, non ne farà un buon uso. Per questa ragione è molto importante imparare a proteggere i propri dispositivi.

 

Come riconoscere i virus

Il più delle volte non ci si rende conto di essere stati infettati da un virus prima che questo cominci a fare danni. Ci sono però alcuni segnali che permettono di capire in tempi molto brevi se ciò sta accadendo, in modo da poter intervenire prima che i danni siano davvero irreparabili. 

• Rallentamenti. I virus possono essere molto avidi di risorse, perciò causano rallentamenti del dispositivo che hanno infettato. Se si riscontra una diminuzione delle prestazioni, è bene controllare che non si tratti proprio di un problema di questo tipo.

• Popup. Spesso i virus causano la visualizzazione di finestre popup e messaggi pubblicitari in momenti inaspettati, anche quando non si sta usando il browser e si sta semplicemente scrivendo un testo.

• File o applicazioni mancanti. I virus, a volte, possono eliminare file o disinstallare applicazioni senza che l’utente ne faccia richiesta. 

• Nuovi file o applicazioni. In maniera molto simile, i malware possono anche creare nuovi file o installare applicazioni sconosciute, il che dovrebbe immediatamente far destare sospetti.

• Avvisi di sicurezza. Se è stato installato un antivirus, effettuando una scansione del sistema (anche in automatico), verranno visualizzati degli avvisi di sicurezza che comunicheranno la presenza di virus.

Come proteggersi dai virus

Per proteggere i propri dispositivi dai virus è possibile ricorrere a diverse soluzioni. Tuttavia, nessuna di queste singolarmente è sicura al 100% e solo se utilizzate contemporaneamente possono garantire un livello di sicurezza estremamente alto.

• Installare un antivirus. La prima cosa da fare è ovviamente installare un antivirus, cioè un apposito programma in grado di rilevare ed eliminare i malware presenti nel sistema. Bisogna però assicurarsi di mantenerlo aggiornato, in modo che sia in grado di rilevare anche le minacce più recenti, e di attivare la scansione automatica periodica, per far sì che il sistema venga controllato frequentemente anche senza la specifica azione dell’utente.

• Usare una VPN. Le VPN permettono di crittografare il traffico e navigare in sicurezza. Le migliori, inoltre, includono anche una protezione attiva contro virus e malware, in modo da rilevare queste minacce prima ancora che vengano scaricate e installate.

• Attivare un blocco dei popup. I popup spesso non sono solo conseguenza dei virus ma anche il modo in cui questi riescono a infettare un dispositivo. Molti siti malevoli, infatti, mostrano fastidiosi popup che, se cliccati, avviano il download di virus e malware senza che l’utente se ne renda conto. Attivare il blocco di questi popup, per fortuna, permette di aggirare il problema.

• Fare attenzione ai file scaricati. Spesso si scaricano file senza pensarci troppo ma questi, talvolta, si rivelano essere dei virus. Quando si riceve un allegato a una email, quindi, è molto importante verificare che si tratti di un file innocuo e che provenga da mittenti fidati. 

• Fare un backup dei dati. Nell’evenienza in cui un virus riesca effettivamente a fare danni, avere un backup dei file importanti è fondamentale. In questo modo si può decidere di ricorrere a soluzioni drastiche, come la reinstallazione completa del sistema operativo, senza per questo perdere i propri dati.

 

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Computer e accessori

Acquistare un computer nuovo: guida alla scelta e caratteristiche da considerare

 

Acquistare un computer nuovo non è semplice, dal momento che sono numerose le caratteristiche che dovranno essere prese in considerazione per quanto riguarda la scelta di uno strumento che sarà protagonista delle proprie giornate, qualunque sia la tipologia di attività che vuole essere realizzata. 

 

In effetti, un computer è fondamentale sotto tutti i punti di vista: può essere utilizzato per lavorare, per divertirsi online, per guardare un film, un video o una serie TV, oltre che per messaggiare e parlare con gli amici. Insomma, le caratteristiche che dovranno essere considerate, a proposito della scelta di un computer nuovo, sono numerose, soprattutto a seconda delle esigenze che si hanno in merito al suo utilizzo. 

Ecco, dunque, una guida alla scelta di un computer nuovo, che entra nello specifico di tutte le caratteristiche che dovranno essere considerate e di come approcciarsi alla scelta.

 

Processore e sistema operativo di un computer

Al giorno d’oggi, un computer può essere utilizzato per qualsiasi tipologia di attività. Ad esempio, anche coloro che vogliono divertirsi e giocare online potranno farlo servendosi di un PC, a patto che quest’ultimo sia performante nell’ambito del suo utilizzo. Non solo, infatti, i giochi senza vincita in denaro devono essere credibili e capaci di regalare del sano divertimento, ma allo stesso tempo dovranno essere anche opportunamente riprodotti. 

Molto spesso, infatti, capita di ritrovarsi di fronte a giochi o ad altre tipologie di contenuto che faticano a essere scaricate o riprodotte correttamente, in virtù di un computer troppo lento o non performante al 100%. La velocità e la reattività di un PC derivano, naturalmente, dal processore, dalla memoria RAM e dal sistema operativo che devono essere adeguati alle esigenze di utilizzo.

Spesso e volentieri l’acquisto di un nuovo modello è conseguenza dell’invecchiamento di quello già in nostro possesso. Che si tratti di obsolescenza programmata o, semplicemente, conseguenza del logorio conseguente all’utilizzo e al trascorrere del tempo, i computer, dopo un po’, non riescono ad assicurare le performance e la fluidità rispetto alle azioni che devono essere svolte quotidianamente. 

Per questo motivo, prima di puntare all’acquisto di un nuovo PC, è importante aggiornare il proprio strumento attraverso un sistema operativo rinnovato, che sia al passo con i tempi o magari valutare se sia il caso (sempre che sia possibile…) di aggiungere più memoria RAM o un’unità SSD invece del più lento hard disk meccanico. Dopo aver considerato queste opzioni alternative, sarà possibile stabilire se sia il caso o meno di acquistare un computer nuovo.

Scheda video e scheda di acquisizione

Molto spesso, chi cambia computer cerca di scegliere alcune delle migliori caratteristiche, in modo da portarsi a casa un cosiddetto strumento per il gaming. Allo stesso tempo, un PC può essere utilizzato anche per l’editing di video, per cui sarà fondamentale prendere in esame alcune caratteristiche che hanno a che fare con la scheda video e la scheda di acquisizione da includere all’interno del proprio dispositivo. 

Quando si osservano alcuni modelli di computer, sarà importante e destinare grande attenzione alle schede video, soprattutto per quanto riguarda le peculiarità, le capacità e le funzioni di quest’ultima. 

Una guida alla scelta di un’ottima scheda video permette, naturalmente, di comprendere quali sono le caratteristiche che vengono incontro alle proprie esigenze, così da comprendere anche quale debba essere, naturalmente, il miglior computer  adatto al tipo di lavoro che dovrà essere effettuato. Fatto ciò si avrà un ulteriore elemento di valutazione per effettuare la propria scelta al meglio.

 

Memoria e velocità di un computer

Ultime caratteristiche che dovranno essere considerate, per quanto riguarda l’acquisto di un computer nuovo, riguardano la memoria e la velocità di un computer. Quanto a queste caratteristiche, tutto sarà indicato in termini di RAM e ROM che interessano, rispettivamente, la velocità con cui avviene il caricamento dei dati e lo spazio di archiviazione in cui salvare i file. Queste due caratteristiche saranno fondamentali per comprendere, anche in base al lavoro che bisognerà effettuare, se il computer che si vuole acquistare è performante.

 

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Ufficio e accessori

Come creare il proprio ufficio per lo smartworking

 

Indubbiamente avere la possibilità di lavorare in smartworking è un bel vantaggio perché consente di ottimizzare i tempi – per esempio eliminando tutti i trasferimenti casa-lavoro – e i costi, legati al risparmio su benzina, biglietti dei mezzi pubblici o pause pranzo al bar o al ristorante. Non tutte le abitazioni però sono adatte per ospitare una postazione di lavoro che, tipicamente, comprende una scrivania, un computer e che, soprattutto, dovrebbe essere, per quanto possibile, staccata dal resto dell’appartamento. La gestione degli spazi e la necessità di affrontare o meno delle spese devono indirizzare le vostre scelte ed è per questo che abbiamo pensato di fornirvi una serie di suggerimenti su come creare il vostro ufficio domestico. 

 

Frequenza di utilizzo

Quanto spesso vi capita di essere in smartworking? Si tratta di una situazione molto frequente oppure episodica? Perché se vi trovate a lavorare da casa un paio di giorni al mese probabilmente è esagerato mettere in cantina tavolo e sedie sala da pranzo per fare posto a una scrivania e a una sedia ergonomica, mentre se si tratta di una situazione che si protrarrà per i mesi a venire è irrealistico pensare di continuare a lavorare seduti sul divano con il notebook sulle ginocchia… Dunque, la prima valutazione da fare è proprio quella sulla frequenza dello smartworking, per capire se può valere o meno la pena apportare modifiche alla composizione e al mobilio di una stanza.

 

Il giusto spazio

Va da sé che chi dispone di molto spazio in casa, per esempio di una stanza già adibita come studio (magari in attesa che diventi la cameretta di un bambino) non avrà particolari difficoltà e, con ogni probabilità, nemmeno bisogno di leggere questo articolo. Chi invece vive in un appartamento di piccole dimensioni dovrà necessariamente fare qualche ragionamento in più. Cominciamo col dire che sarebbe meglio evitare di creare lo spazio lavorativo in camera da letto, un luogo che dovrebbe essere preservato per il relax e il riposo. Se però non avete alternative, cercate almeno – a fine giornata – di mettere via gli strumenti di lavoro, in modo da non averli davanti agli occhi prima di addormentarsi o appena aprite gli occhi al mattino. 

Valutate con attenzione poi gli ingombri. L’ideale sarebbe riuscire a creare una postazione fissa, che non sia troppo “in mezzo ai piedi”, in modo da non essere costretti ogni sera a smontarla e a doverla riallestire l’indomani, perché questo finirà per aggiungere stress e stanchezza a quella generata dal lavoro. 

 

Creare un’atmosfera accogliente  

Sempre ragionando sulle soluzioni ideali, sarebbe bene riuscire a separare l’area destinata al lavoro da quella della vita privata, in modo che una volta finito di lavorare non dobbiate più “avere a che fare” con la zona “work”. Se questo non è possibile, allora cercate di rendere il più accogliente possibile la scrivania e la parte di casa adibita a smartworking. In che modo? Abbellendola con qualche pianta o con un vaso di fiori, posizionando cornici e quadretti con le foto dei vostri cari, con uno scaffale su cui posizionare libri e film e così via. 

Soluzioni versatili

Se lo spazio a disposizione è davvero tiranno, allora non resta che affidarsi a soluzioni multifunzionali che possano assolvere al duplice compito di supporto lavorativo ma anche per la vita di tutti i giorni. Ecco dunque che si può sfruttare il tavolo anche come scrivania, trasformare la sedia per il computer in una poltrona, magari ricoprendola con una coperta, o appendere al muro una griglia su cui posizionare sia gli appunti di lavoro sia la lista della spesa e qualche foto. È possibile poi fare una ricerca tra i mobili tv per scovarne uno che si presti per posizionare il televisore che poi verrà utilizzato anche come monitor per il computer. 

 

Ordine e bellezza

Tenere ordinata la scrivania è fondamentale, in modo particolare quando lo spazio scarseggia, perché averla sempre disordinata e ricolma di documenti, fogli e cavi non aiuta a rilassarsi una volta finito di lavorare. Valutate dunque l’acquisto di portadocumenti, portapenne e scatole colorati (magari di una tonalità che si intoni con il resto dell’arredamento di casa), nei quali riporre tutto e che restituiscano un impatto piacevole alla vista. In questo modo non solo la postazione di lavoro risulterà più allegra ma, tenendo tutto in ordine, farete meno fatica a ritrovare quello che vi serve. 

 

La corretta illuminazione

È bene non sottovalutare l’impatto della luce sulla propria postazione di lavoro. Sarebbe meglio posizionare la scrivania in modo da godere dell’illuminazione della luce naturale e ridurre al minimo – anche in un’ottica di risparmio – la necessità di tenere acceso il lampadario o una lampada. Se, come è facile immaginare, dovrete guardare un monitor cercate di non sistemarvi con una finestra alle spalle, perché inevitabilmente si rifletterà sullo schermo, affaticando di più la vista. Da questo punto di vista sfruttate le possibilità offerte dai monitor di nuova generazione in termini di riduzione delle emissioni di luce blu, così da scongiurare il rischio di bruciore agli occhi e mal di testa. Nel caso il vostro schermo non abbia questa modalità, sappiate che in vendita ci sono occhiali molto economici che assolvono alla medesima funzione.    

Non sottovalutate, infine, la scelta della sedia perché è vero che è importante l’armonia della postazione di lavoro con il resto della casa, però trascorrere molte ore seduti in modo non corretto o su un supporto inadeguato, come per esempio una sedia per il tavolo della cucina, finirà per nuocere alla vostra schiena e alla cervicale.

 

 

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Ufficio e accessori

Smartworking: ecco la postura corretta al PC per evitare il mal di schiena

 

Avere mal di schiena dopo tante ore al computer è più che normale se non si assume la corretta postura. Ecco qui qualche consiglio per migliorarla.

 

Trascorrere molte ore a lavorare, incollati alla scrivania e al computer, può causare dolori se non si mantiene la schiena dritta e non si prendono altre accortezze. Si tratta di un rischio comune, specialmente se non si usa una sedia per postura corretta o una ergonomica e se si preferisce lavorare a letto o sul divano. 

Occorre quindi imparare qualche trucco per fare in modo che la colonna, i piedi e le gambe si trovino in una posizione ottimale: la postura corretta al pc è infatti fondamentale per garantire benessere al proprio corpo. 

 

Postura corretta seduti per non avere mal di schiena  

La persona al computer per molte ore deve prestare attenzione a mantenere una postura corretta. La principale preoccupazione deve essere quella di rilassare la colonna vertebrale, per cui è opportuno tenere le piante dei piedi appoggiate sul pavimento, la schiena dritta e le spalle poste all’indietro.

Una volta capito come sedersi eviterete problemi come il mal di schiena e il mal di testa, che spesso derivano da una postura spalle e corpo non corretta. 

 

Imparare ad avere una postura corretta in piedi

Il punto dal quale partire è proprio questo: quando si cammina si devono mantenere collo e testa eretti e lo sguardo deve restare in linea con l’orizzonte, non posto a terra. Mantenere una postura corretta, quindi, vuol dire anche non guardare il cellulare, che implica abbassare il capo. 

Quando si cammina, inoltre, è opportuno toccare il pavimento prima con il tallone e successivamente con la punta del piede. Un trucco che potete usare, per aiutarvi a mantenere una postura adeguata, è quello di attaccare alla schiena due elementi, come quelli per il taping, a comporre una X.

Meglio farvi aiutare: dovrete mantenere la schiena in una posizione corretta perché, ogni volta che cambierete postura, assumendo quella sbagliata, questi nastri adesivi tireranno, portandovi a ritornare nella precedente.  

Non sollevate pesi troppo gravi

Sollevare casse d’acqua o borse della spesa pesanti comporta la possibilità di arrecare danni, anche molto seri, alla schiena. Se non potete farne a meno, cercate di ridurre la frequenza con la quale lo fate e poi usate il giusto metodo: non piegate la schiena in avanti ma flettete le ginocchia.

 

La scelta del materasso  

Come potete immaginare, anche dormire sul materasso adatto vuol dire salvaguardare la propria schiena. Cercate quindi di sceglierne uno che non sia troppo morbido e con una rete ortopedica, che permetta alla schiena di restare dritta anche quando si dorme. 

Anche il cuscino deve essere scelto con cura: non propendete per quello troppo alto, che mette in tensione il tratto cervicale. Quando dormite, fatelo a pancia in su ma, se invece preferite farlo di lato, mettete un cuscino tra le gambe, per non incurvarvi in maniera eccessiva. 

 

Come capire se ho una postura corretta

Per capire se stiamo assumendo una postura corretta dobbiamo prima capire quale sia. Basterà una parete dritta: appoggiate la schiena in questo modo, ovvero facendo sfiorare la parte posteriore della nuca spalle e glutei al muro e mantenendo i talloni a una distanza da questo di circa 5 cm.

Per verificare che la posizione sia quella giusta, infilate una mano dietro la parte lombare e assicuratevi che ci passi appena. Questa è quindi la giusta postura: cercate di mantenerla. Per farlo dovrete evitare di appoggiare il peso tutto sui talloni, privilegiando la pianta dei piedi.

Esercizi da fare: camminare con un libro in testa

Per esercitarvi a camminare correttamente, dovrete mettere sulla testa un peso, che può essere un libro, per mantenere la colonna vertebrale dritta. Per fare in modo di non dover ricorrere a questo metodo, potrete fingere di avere il libro sulla testa, esercitandovi così a camminare nella maniera corretta.

 

Sedersi sulle mani da seduti

Per mantenere invece la postura corretta alla scrivania, basterà che vi sediate sulle mani: mettetele sotto i glutei mentre siete seduti, con i palmi rivolti verso il basso. Iniziate a sistemarvi, fino a quando non vi rendete conto che il peso è ben equilibrato su ciascun palmo.

Questa è la posizione corretta da assumere, in generale, quando siete seduti, quindi non solo al computer, ma anche mentre mangiate o guardate la TV. 

 

Controllate di frequente la vostra postura

Se non riuscite a farlo da soli, potete ricorrere a degli oggetti tecnologici, che vi avvisano quando la postura non è corretta. Senza, però, dover necessariamente ricorrere a questo metodo, basterà impostare la sveglia per ricordarsi di controllare la postura.

Con i metodi che vi abbiamo detto, sia al muro, sia da seduti, non sarà un’operazione così difficile. 

 

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Come vedere i messaggi eliminati su Whatsapp con iPhone e Android

 

Quando su WhatsApp leggete che sono stati eliminati dei messaggi, potrete provare a recuperarli. Come? Ve lo spieghiamo in questo articolo

 

Se ricevete tutto il giorno messaggi su whatapp e, a un certo punto, compare la scritta “questo messaggio è stato eliminato”, questo può diventare il vostro tormentone del giorno: come fare a non desiderare di sapere cosa ci fosse scritto?

Impossibile evitarlo! Se volete recuperare chat whatsapp, però, dovrete avere qualche capacità in merito, perché non è proprio un’impresa facilissima. 

 

Come vedere i messaggi eliminati su whatsapp

Recuperare messaggi whatsapp è difficile ma non impossibile, soprattutto oggi che sono stati messi in rete tanti metodi per riuscirci sia su Android, sia su iOS. Se siete appassionati di informatica e gli amici vi chiedono sempre informazioni su quali computer o tablet con tastiera comprare, potrebbero farvi anche questa richiesta.

Fortunatamente ci sono varie app per recuperare i messaggi whatsapp, tra le quali spicca, per esempio, WhatsRemoved. Questa applicazione, scaricabile su Android, quando viene installata, chiede l’autorizzazione per leggere e per salvare le notifiche di WhatsApp, registrando, in questo modo, tutti i messaggi che andrete a ricevere. 

Potrete scegliere se conservare tutto su whazapp, ovvero messaggi e file multimediali, o solo i messaggi cancellati. Attenzione però, perché non funziona quando le conversazioni sono silenziose, se è attivo il risparmio della batteria o se il messaggio viene cancellato immediatamente. 

Come recuperare le chat di whatsapp su Android

Sempre per Android è disponibile l’applicazione chiamata NotificationHistory, che funziona in tutti i casi, anche con il risparmio di batteria o senza Internet. Una volta installata, creerà un collegamento in cui sarà sufficiente cercare la voce WhatsApp per leggere il messaggio.

Oltre a questa, potrete anche usare Nova Launcher per ripristinare chat whatsapp: vi basterà andare su Attività, Impostazioni e selezionare il Log delle notifiche, per creare un collegamento con la schermata iniziale. 

Così facendo potrete inserire tutta la cronologia delle varie notifiche e cercare quindi tutti i messaggi che vengono eventualmente eliminati dall’altro utente. C’è però da specificare che potrete visualizzare solo quelli scartati per errore e solo i primi 100 caratteri, per cui, se il messaggio è molto lungo, non potrete visionarlo per intero.

Un altro aspetto da considerare è che le notifiche non vengono salvate per sempre ma solo per qualche ora, per cui, se intendete leggere un messaggio eliminato, meglio farlo subito. Infine, se avete installato Android 6 o una versione successiva, potrete accedere al recupero messaggi whatsapp cancellati direttamente dal centro notifica.

 

Come vedere i messaggi cancellati su WhatsApp se si ha l’iPhone

Se avete un iPhone, il problema è un po’ più importante: ci sono infatti tante applicazioni per recuperare i messaggi cancellati di WhatsApp, ma queste sono solo per Android. Tuttavia anche chi ha iOS può riuscire ad accedere a questa messaggistica cancellata, usando un altro metodo. 

Pensiamo a Dr.Fone, ovvero a un software di data recovery che deve essere installato sul PC. Una volta fatto, dovrete accedere a una finestra denominata Messaggi e allegati di WhatsApp, in modo da avviare la scansione che porterà al recupero dei file, e cliccare sulla parola Ripristina e infine su Ripristina dispositivo.

Il risultato sarà vedere riapparire i messaggi cancellati sullo smartphone e quindi poterli leggere.

Ma fare tutto questo è legale?

Tutte le applicazioni e i software dei quali abbiamo parlato sono legali, infatti possono essere tutti scaricati tramite Google Play e in tutti gli store che vendono le app. C’è però da considerare che, nonostante questo, si tratta di elementi molto discutibili in termini di privacy, in quanto violano la scelta del soggetto che ha cancellato il messaggio. 

Da un punto di vista etico, quindi, è preferibile pensarci bene prima di agire, in quanto andrete a interferire con la volontà di un’altra persona: come vi sentireste se ciò accadesse a voi?

 

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Come cercare i canali e i gruppi su Telegram spiegato passo a passo

 

Non avete molta dimestichezza con Telegram o non sapete come cercare i gruppi su questa piattaforma? Vediamo insieme come fare

 

La chat Telegram non è chiara proprio per tutti: molti non sanno come usarla, quali funzioni abbia o ancora come trovare un gruppo di loro interesse, del quale hanno magari sentito parlare da altri. 

Se non sapete come funziona Telegram, questa diventa un po’ un’impresa impossibile, per cui potreste avere bisogno di aiuto per orientarvi nella giungla delle chat. Ecco allora i nostri suggerimenti, per cercare gruppi Telegram e non solo.

 

Tipi di gruppi Telegram

Prima di capire come cercare gruppi su Telegram, cerchiamo di individuare le tipologie presenti, in quanto questo elemento potrebbe essere utile allo scopo. Qui infatti non ce ne sono di un solo tipo ma ben tre: privati, supergruppi privati e supergruppi pubblici.

Quali sono le differenze nei Telegram gruppi? Prima di tutto ci sono diverse modalità di accesso e poi le differenti possibilità di essere individuati o meno dagli utenti. Per l’esattezza:

  • Gruppo Telegram privato: si tratta di una chat multiutente, che può ospitare un massimo di 100000 membri allo stesso tempo e che non può essere individuata da nessuno al di fuori della stessa. Per accedervi, infatti, dovrete essere aggiunti manualmente dall’amministratore o da uno dei membri, a seconda delle impostazioni.
  • Il Supergruppo privato: è sempre una chat multiutente, che ospita un massimo di 100000 membri ma che si differenzia dalla precedente in quanto è possibile fissare in alto un messaggio o eliminarlo. 
  • Il Supergruppo pubblico ha tutte le caratteristiche dal precedente, con la differenza che può essere individuato da chiunque. 

Come cercare canali Telegram e gruppi

Una volta superato l’ostacolo Telegram: come funziona? possiamo ben comprendere che sarà possibile usare la funzione di ricerca solo per i supergruppi pubblici. Sperando tu non stia cercando gruppi Telegram illegali, quando visualizzi la schermata iniziale, usa il motore di ricerca posto in alto a sinistra e digita il nome di quello che vuoi raggiungere.

Una volta che lo avrai individuato, premici sopra ed esegui le seguenti azioni, a seconda del sistema operativo che stai usando: sullo smartphone, il computer o il tablet clicca su +Unisci se hai Android, iOS o sul web oppure clicca su +Unisci al gruppo, se usi Windows o macOS.

 

Come cercare i gruppi sul web

Un’alternativa per cercare un gruppo Telegram è quello di usare un sito web che funga da motore di ricerca all’interno di questo sistema. Il più valido è Telegram Italia e anche quello di più facile accesso, in quanto aggrega bot, canali e gruppi, consentendo di entrarvi in maniera intuitiva. 

Come procedere? Prima di tutto colleghiamoci al sito tramite il nostro browser poi, nella schermata principale, clicchiamo su Gruppi, situato nella barra in alto. Per migliorare la ricerca potrete anche servirvi dei pulsanti I più votati o I più recenti, così da individuare quelli più conosciuti.

Potrete inoltre selezionare anche la categoria dei gruppi, visualizzando un menù a tendina e cliccando sull’argomento di vostro interesse. Quando trovate il gruppo giusto, basterà cliccare su Aggiungi a Telegram per entrare al suo interno.

Un altro metodo che potete usare, magari dopo aver installato il vostro supporto per PC portatile sulla scrivania, è quello di collegarvi al sito Top Telegram Chats, nel quale sono indicati tutti i gruppi più popolari.

Tra i filtri che potrete usare ci sono quello che permette di individuare solo quelli in lingua italiana e quello che concentra la ricerca sui TOP 100 o sul trend in voga al momento. Anche qui, per unirsi al gruppo di interesse, basta premere sul simbolo di Telegram in corrispondenza dell’elemento del quale vogliamo entrare a far parte.

Come cercare gruppi attraverso i canali Telegram

Senza troppi giri, il metodo più valido per cercare i gruppi su Telegram è proprio quello di iscriversi a un canale, nel quale, solitamente, si viene invitati a iscriversi ad altri gruppi e canali simili a quello in cui si è.

Per fare sì che questo accada, basterà accedere ai canali più grandi, come Telegram Italia, che è effettivamente dedicato a sponsorizzare proprio altre tipologie di gruppi e canali. I post qui pubblicati sono collocati sotto Categorie: Gruppi. Fate clic sul collegamento per essere rimandati a ciò a cui volete unirvi. 

A questo punto dovrete selezionare Aggiungi a Telegram, così da avviare l’applicazione di messaggistica e risultare poi iscritti al gruppo di vostro interesse. 

 

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Come si fa a capire se ti hanno bloccato su Whatsapp e cosa fare

 

Hai inviato un messaggio su WhatsApp ma non ricevi risposta? Il contatto di destinazione potrebbe averti bloccato: vediamo come capire se è realmente così

 

Hai fiuto per gli affari, infatti hai appena acquistato un tablet ricondizionato che va veramente bene, ma la tecnologia non è il tuo forte, infatti non riesci a intuire cose come se hai whatsapp bloccato?

Se hai provato a inviare un messaggio a un contatto e vedi che questo, passato molto tempo, non ti risponde, potrebbe averti proprio bloccato. Ma come capire se è successo proprio questo? Vediamolo insieme. 

 

Blocco WhatsApp: cosa comporta?

Quando qualcuno viene bloccato su whatsapp non riceverete notifiche come i suoi aggiornamenti di stato i suoi messaggi. Inoltre tutte le informazioni come l’ultimo accesso, se è online o tutti gli elementi che vengono pubblicati sullo stato, quindi le storie, non sono più accessibili. 

Per questa ragione non sarà possibile più inviare un messaggio a quel contatto né venire a sapere nulla tramite questo sistema di messaggistica. Se non sai come non far vedere che sei online su whatsapp, questo è il modo giusto, anche se non si tratta di un processo del tutto irreversibile.

Se, infatti, il contatto che ti ha bloccato cambia idea, potrà accedere alle impostazioni e procedere a sbloccarti. Ma se sblocco un contatto su whatsapp se ne accorge? non tanto dell’azione quanto del fatto che, se prima non ci riusciva, adesso può vedere tutte le tue informazioni e inviarti messaggi o chiamarti. 

Come capire se ti hanno bloccato su whatsapp

WhatsApp non ti manderà una notifica per avvisarti che qualcuno ti impedisce di accedere al suo contatto ma se vuoi sapere come capire se una persona ti ha bloccato su whatsapp, basterà fare attenzione ad alcuni particolari che ti invitiamo a esaminare.

 

Informazioni sull’ultimo accesso

Come vedere se ti hanno bloccato su whatsapp? Prima di tutto basterà dare un’occhiata all’ultimo accesso del contatto in questione. Avvia l’app e poi fai caso alla presenza, sotto il nome, delle indicazioni dell’ultimo accesso, ovvero data e ora.

Questo può essere un segnale ma non una prova certa, visto che WhatsApp ora consente di non far vedere questi dati tramite una speciale impostazione. Inoltre, se hai scelto di non far vedere agli altri i tuoi ultimi accessi, anche tu non vedrai quelli degli altri.

 

Stato online

Un altro elemento è capire come funziona lo stato whatsapp: se apri la chat e non vedi se il contatto, che pensi ti abbia bloccato, è online, può essere che questo abbia effettivamente fatto ciò che credi. 

Anche questo possiamo considerarlo un indizio ma non una certezza, perché WhatsApp permette di disattivare questa funzione, per cui potrete vedere online un contatto solo se questo sta scrivendo proprio in quel momento. 

Immagine profilo

L’omino whatsapp in questo caso ci viene molto in aiuto: se nell’immagine del profilo non riesci a vedere l’ultima del contatto in questione ma solo, appunto, il simbolo della sagoma di un uomo, può essere che, effettivamente, quel contatto ti abbia bloccato.

Anche qui, però, è possibile scegliere di non far vedere la propria immagine o c’è anche chi non ha intenzione di metterla, per cui diciamo che, sommato agli altri indizi può essere significativo, ma non decisivo. 

 

Il segno di spunta

Ma se, dopo aver inviato un messaggio, vediamo una spunta whatsapp? Questo è realmente il segno distintivo che ci fa capire se il contatto ci ha bloccato. Se inviamo un messaggio a un contatto che ci ha bloccato e il segno di spunta è uno solo e grigio, vuol dire che la persona in questione non può ricevere il nostro messaggio. 

Infatti, quando viene recapitato, anche se non letto (in quel caso avremo le spunte blu), il messaggio ha due spunte grigie. C’è però da sottolineare che è necessario aspettare un po’ di tempo, per capire se questo è avvenuto: l’unica spunta, infatti, potrebbe segnalare che il cellulare è semplicemente spento o non connesso.

Ma se passano più settimane e la situazione resta invariata, il problema può essere proprio questo. 

 

Le chiamate o le videochiamate

Vuoi una conferma ulteriore, e in molti casi definitiva, sul fatto che qualcuno ti ha bloccato su WhatsApp? Basterà verificare se puoi inviare una chiamata o una videochiamata proprio a quel contatto: se non riesci, questa sarà l’ennesima riprova che sei stato bloccato. 

Come posso contattare chi mi ha bloccato su WhatsApp?

Se, dopo aver fatto tutte le verifiche che ti abbiamo suggerito, sei giunto alla conclusione che ti hanno bloccato su WhatsApp, non devi preoccuparti se hai bisogno di metterti in contatto con quella persona.

Infatti sarà possibile usare il cellulare per chiamare, secondo il metodo tradizionale, e ancora Facebook Messenger, Telegram o Instagram. 

 

Ma come faccio se voglio che mi sblocchino?

Non c’è altro modo che convincere la persona che ci ha bloccato, cercando di capire le motivazioni e anche di spingerla a effettuare lo sblocco. Forse hai esagerato con i messaggi oppure hai intasato qualche chat riempiendola di immagini, per cui fai ammenda e prometti che non ti comporterai più in questo modo.

Non ci sono infatti app o metodi alternativi per fare in modo che lo sblocco avvenga.