Etichettatrici – Guida agli Acquisti, Opinioni e Comparazioni
Vi è mai capitato di riporre delle scatole o dei fascicoli in un cassetto e dimenticarvi il loro contenuto? Oppure di trovare un sacchetto di alluminio nel freezer e non ricordare la data di congelamento o il tipo di alimento riposto al suo interno? In casi come questi, che si tratti di situazioni lavorative o prettamente domestiche, un’etichettatrice si rivela molto utile perché permette di stampare in maniera semplice e veloce un’etichetta adesiva che fornisce informazioni precise e dettagliate sull’oggetto al quale è apposta. In questo articolo vi spieghiamo cosa sono, come funzionano e quali caratteristiche valutare al momento dell’acquisto, ma prima vediamo cosa propone il mercato. La Dymo LabelWriter 550 è una stampante leggera e compatta che permette di creare e personalizzare fino a sessanta tipi di etichette grazie alla connettività USB. A chi, invece, preferisce un modello palmare consigliamo la Brother PT-H110, capace di raggiungere una velocità di stampa di 20 mm al secondo.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
La Dymo LabelWriter 550 è una stampante termica diretta in grado di stampare fino a 62 etichette al minuto. Grazie al cavo USB si può collegare al computer o al tablet, rendendo la stampa più semplice e veloce.
È compatibile solo con i nastri termosensibili Dymo per LabelWriter, che non rientrano tra i più economici del mercato.
Il design compatto e maneggevole le permette di trovare facilmente posto anche su una scrivania particolarmente affollata. Il prezzo a cui viene proposta è leggermente più alto della media, ma comunque giustificato dalla buona qualità complessiva.
La seconda opzione
Ideale per gli utilizzi in mobilità, la Brother PT-H110 è un'etichettatrice palmare con display LCD retroilluminato e tasti funzione indipendenti per creare rapidamente le etichette e stamparle a una velocità di 20 mm/sec.
Il modello supporta solo ribbon termosensibili con una larghezza massima di 1,2 cm, creando quindi etichette di dimensioni decisamente limitate.
Funziona sia con la corrente elettrica sia con le batterie alcaline AAA standard per agevolarne la portabilità, mentre per la digitazione dei testi si può scegliere tra tre stili di scrittura preimpostati, oltre 253 simboli e 15 cornici decorative.
Da considerare
L'etichettatrice manuale MeTo ProLine M è progettata per stampare il prezzo, la data e il numero di lotto della merce in vendita, con in più l'aggiunta di una guida a rullo che facilita l'applicazione dei bollini adesivi sui vari prodotti.
Trattandosi di una prezzatrice, le funzioni sono piuttosto limitate e, a parte pochissimi caratteri speciali (come "-", "/" e "€"), non si possono inserire le lettere.
Un modello essenziale ma pratico, con velocità di ripetizione elevata e due linee di stampa per produrre etichette da 26 x 16 mm. Nel prezzo sono inclusi anche due rotoli adesivi bianchi e un rullo di inchiostro, con tanto di istruzioni guidate per il ricambio dei pezzi.
Le 8 migliori etichettatrici – Classifica 2024
A seguire trovate una recensione approfondita delle otto migliori etichettatrici del 2024, che sono tra quelle più apprezzate dagli acquirenti per qualità, prestazioni e costo. Confrontate i prezzi e le caratteristiche di ognuna per individuare il modello più adatto alle vostre esigenze.
Etichettatrice Dymo
Contents
- 1. Dymo Etichettatrice con Stampa Termica Diretta LabelWriter 550
- 2. Brother Etichettatrice Palmare per Casa e Ufficio PT-H110
- 3. MeTo Etichettatrice Manuale Professionale ProLine M 9505482
- 4. Phomemo Stampante Termica Per Etichette Bluetooth M110
- 5. Dymo Etichettatrice a Rilievo Mod. S0717930
- 6. Vetbuosa Stampante Portatile Per Etichette D11
- 7. TopQSC Etichettatrice con Nucleo Automatico 8 Inch/S
- 8. Zebra Stampante per Etichette Termiche Da 2 Pollici Serie ZSB-DP12
- Come scegliere le migliori etichettatrici
- Come utilizzare un’etichettatrice
- Domande Frequenti
1. Dymo Etichettatrice con Stampa Termica Diretta LabelWriter 550
Ideale per gli uffici di medie e piccole dimensioni che necessitano di un dispositivo fisso capace di stampare grandi quantità di etichette in breve tempo, l’etichettatrice Dymo LabelWriter 550 è uno strumento semi-professionale da utilizzare in combinazione con il proprio PC o il tablet per rendere più semplice e veloce il lavoro di catalogazione e archiviazione.
Ha una funzione di stampa rapida che consente la produzione di 61 etichette al minuto e un design leggero e compatto che invita il compratore a posizionarla sulla propria scrivania, quasi come fosse un oggetto d’arredo.
Il software Dymo Connect integrato permette di personalizzare le etichette e stamparle tramite la tecnologia di stampa termica diretta, senza utilizzare inchiostri o toner, e grazie all’add-in Dymo Label, che viene scaricato automaticamente quando si installa l’editor, si potranno creare i vari prototipi anche direttamente da Microsoft Word.
Pro
Senza inchiostro: L’etichettatrice LabelWriter 550 sfrutta una tecnologia avanzata di stampa termica diretta che evita l’utilizzo di toner e cartucce di inchiostro.
Robusta: I materiali scelti per la realizzazione di questo dispositivo si sono rivelati molto resistenti agli urti e alle sollecitazioni più intense.
Praticità: Il software Dymo Connect integrato semplifica la creazione e la stampa delle etichette, realizzabili anche direttamente da Microsoft Word grazie all’Add-in Dymo Label.
Contro
Ricariche: La stampante funziona solo con le etichette Dymo LW originali, vendute online e in cartoleria a prezzi “scoraggianti” per gli utilizzi quotidiani.
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Etichettatrice Brother
2. Brother Etichettatrice Palmare per Casa e Ufficio PT-H110
Oltre a Dymo, anche il Gruppo Brother si è tuffato nel mondo delle etichettatrici manuali, proponendo un modello palmare leggero e compatto, che fa il suo lavoro egregiamente.
Ideale sia per l’ufficio sia per gli utilizzi domestici, può contare su un display LCD di facile lettura, 3 font, 253 simboli e 15 cornici decorative con cui personalizzare le etichette.
Sia con Windows 10 sia con Mac OS High Sierra, la configurazione dell’etichettatrice Brother PT-H110 si rivela molto semplice e intuitiva, offrendo l’ulteriore possibilità di scegliere il formato e la dimensione delle etichette da stampare grazie alla compatibilità con i nastri TZe da 3,5 a 12 mm.
Il dispositivo funziona sia con quattro batterie alcaline AAA standard sia con l’adattatore di corrente incluso nella confezione, così da utilizzarlo ovunque ci si trovi e dove se ne presenti la necessità.
Pro
Pratica: Le due modalità di alimentazione, con batterie alcaline AAA e adattatore di corrente, permettono di utilizzare questa etichettatrice palmare in qualsiasi ambiente lavorativo o domestico.
Rapporto qualità/prezzo: Pratica, versatile e realizzata con materiali resistenti agli urti e alle cadute, non presenta particolari difficoltà di configurazione e viene proposta a un prezzo tutto sommato ragionevole.
Personalizzazione: I tasti funzione indipendenti consentono di creare rapidamente le etichette, scegliendo tra 3 front, 253 simboli e 15 cornici decorative.
Contro
Dimensioni etichette: Il range massimo supportato è di 12 mm, quindi se vi servono etichette più grandi dovreste optare per una stampante desktop o da tavolo.
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Etichettatrice manuale
3. MeTo Etichettatrice Manuale Professionale ProLine M 9505482
L’etichettatrice manuale a due linee di stampa ProLine M è pensata per chi ha bisogno di indicare i prezzi dei prodotti nelle varie valute, ponendosi quindi come soluzione logistica su misura per la vendita al dettaglio e all’ingrosso.
Si tratta di una prezzatrice ergonomica, leggera e facile da usare che garantisce una marcatura veloce e senza sforzi, grazie anche all’innovativo meccanismo Uniform Pressure Device brevettato da MeTo che permette al tampone inchiostratore di trasferire la stampa del prezzo impostato sui talloncini esercitando una leggera pressione sull’impugnatura.
Ruotando le manopole poste sul lato destro della macchina si potranno selezionare i numeri da stampare, fino a un massimo di dieci cifre per linea, e aggiungere alcuni caratteri speciali come punti, linee e trattini.
Il prezzo è alto ma lo è anche la qualità dei materiali, compensando quindi l’investimento sostenuto per l’acquisto con una maggiore durata nel tempo, anche se sottoposta a carichi di lavoro importanti.
Pro
Facile da usare: Il rullo fa fuoriuscire gradatamente le etichette stampate, che verranno facilmente applicate sulla merce in vendita esercitando una leggera pressione sul manico.
Funzionale: La praticità di utilizzo e la buona qualità costruttiva fanno di questa prezzatrice un ottimo strumento per apporre i prezzi sui prodotti destinati alla vendita.
Accessori: Nella confezione troverete anche due rotoli adesivi bianchi e un rullo di inchiostro per utilizzare fin da subito l’etichettatrice senza dover effettuare ulteriori acquisti.
Contro
Solo numeri: A parte qualche carattere speciale e i simboli delle valute, non si possono stampare le lettere.
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Etichettatrice professionale
4. Phomemo Stampante Termica Per Etichette Bluetooth M110
Pratica, compatta e funzionale: questi gli aggettivi che meglio descrivono l’etichettatrice professionale Phomemo M110, l’unica della nostra comparazione a vantare una batteria da 1.500 mAh che le permette funzionare ininterrottamente per più di 24 ore.
Oltre all’autonomia, un’altra caratteristica che colpisce di questo dispositivo è la presenza della funzione di riconoscimento ottico OCR che permette di convertire il testo di una foto o di un’immagine in etichette pronte da stampare, mentre la connettività Bluetooth rende la stampa dei file molto semplice e soprattutto rapida.
La risoluzione di 203 DPI assicura una buona definizione anche su targhette di medie dimensioni, con una larghezza massima dei nastri supportati di 5,1 cm, un valore non da poco per un apparecchio così piccolo e compatto.
Chiude il cerchio l’applicazione Print Master che permette di scegliere tra vari tipi di caratteri, front, simboli e cornici per offrire un alto grado di personalizzazione senza alcuna spesa aggiuntiva.
Pro
Connettività: La connessione Bluetooth rende la Phomemo M110 ideale in situazione e uffici dove più persone devono usare l’etichettatrice per la stampa dei talloncini adesivi.
Funzioni: L’applicazione Print Master e il riconoscimento ottico OCR permettono di personalizzare le etichette con codici, immagini, simboli e altri elementi necessari.
Compatibilità: È in grado di lavorare con nastri di diverse dimensioni, fino a una massimo di 51 millimetri.
Contro
Sostituzione rotoli: Secondo i pareri di alcuni acquirenti, il meccanismo per l’inserimento dei rotoli risulta alquanto macchinoso e andrebbe, pertanto, semplificato.
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Etichettatrice a rilievo
5. Dymo Etichettatrice a Rilievo Mod. S0717930
Tra le offerte più interessanti del momento si colloca anche questa etichettatrice a rilievo proposta da Dymo, che costituisce la soluzione ideale sia per le attività aziendali sia per il fai da te domestico, anche a fronte di un prezzo molto accessibile e alla portata di tutti.
Il principale vantaggio della stampa a rilievo è sicuramente la finitura di lunga durata che permette alle etichette di rimanere leggibili per parecchio tempo, anche in caso di esposizione prolungata all’acqua e alle intemperie.
Il meccanismo di sostituzione del rotolo di etichette è molto facile e intuitivo, così come la selezione dei numeri e delle lettere per comporre il testo, garantendo una stampa sempre nitida e senza fastidiose sbavature.
Le dimensioni ridotte e la particolare leggerezza della struttura permettono di stampare le etichette sia in ufficio sia in movimento, e man mano che la scritta viene fuori, si può tagliare facilmente la striscia selezionando il simbolo delle forbici presente sulla rotella alfanumerica.
Pro
Durata: Grazie alla tecnica di stampa a rilievo, questa etichettatrice si rivela indicata per la produzione di etichette che devono rimanere leggibili per lunghi periodi.
Intuitiva: Basta ruotare la rotella alfanumerica fino al carattere desiderato e premere il pulsante dedicato per comporre il testo che si vuole stampare.
Taglierina: Una volta terminata la scritta, si può tagliare la striscia a misura utilizzando il simbolo delle forbici presente sulla manopola.
Contro
Vano nastro: È posizionato in modo da sostituire e caricare i rotoli adesivi facilmente, ma visto che è molto delicato nella chiusura va maneggiato con estrema cautela per evitare che si rompa.
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Etichettatrice adesiva
6. Vetbuosa Stampante Portatile Per Etichette D11
I nostri consigli d’acquisto si arricchiscono con questa etichettatrice adesiva portatile a marchio Vetbuosa, dotata di software NimmBot sviluppato dalla stessa casa produttrice per garantire un utilizzo semplice e intuitivo anche a chi non ha molta dimestichezza con questi dispositivi.
La praticità d’uso deriva anche dalla presenza di numerosi modelli modificabili che rendono la creazione di nuove etichette molto rapida ed efficiente, garantendo un buon livello di personalizzazione grazie alla possibilità di formattare il testo con font diversi e vari effetti per evidenziarli.
Inoltre, attraverso questo editor è anche possibile importare le immagini in formato Bitmap, JPG, GIF, TIFF e PNG, che verranno ridimensionate automaticamente dal software per adattarle alle dimensioni dell’etichetta da stampare.
Qualche perplessità in merito alla durata della batteria da 1.200 mAh in dotazione, che a piena carica offre un’autonomia massima di sole quattro ore, ma a parte questo non ci sono altri difetti da segnalare.
Pro
Versatile: L’etichettatrice Vetbuosa D11 è in grado di stampare, non solo numeri e lettere, ma anche codici a barre e immagini, adattandoli alle misure dell’etichetta da stampare.
Connessione: La connettività Bluetooth integrata consente la stampa in modalità wireless dal proprio smartphone, PC, tablet o Mac tramite l’app nativa NimmBot.
Personalizzazione: È possibile creare etichette personalizzate in pochi minuti scegliendo tra un’ampia gamma di formati, stili e modelli facilmente modificabili.
Contro
Autonomia: L’utilizzo del dispositivo in mobilità si scontra con la durata alquanto limitata della batteria, che a pieno regime non superare le quattro ore.
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Etichettatrice automatica
7. TopQSC Etichettatrice con Nucleo Automatico 8 Inch/S
Tra i modelli più venduti e apprezzati del momento segnaliamo anche l’etichettatrice automatica TopQSC, capace di sopportare ritmi di lavoro intensi e continui senza mai perdere un colpo.
L’avvolgitore automatico può gestire nastri con una larghezza massima di 120 mm e, grazie all’efficiente sensore di tensione, la velocità di rotazione viene automaticamente sincronizzata con quella della stampante, fermandosi sia quando il rotolo finisce sia quando l’etichettatrice porta a termine il lavoro.
Compatibile con vari tipi di stampanti, fa affidamento su una struttura in lega di alluminio di alta qualità e plastica ABS nera in grado di reggere un tipo di utilizzo massiccio per parecchi anni, per cui si rivela ideale per chi deve utilizzare la ribobinatrice quotidianamente o come principale strumento di lavoro.
Pro
Efficiente: È progettata per mantenere in perfetto ordine gli uffici e le aziende con elevati volumi di produzione che richiedono alte velocità e un’efficienza ai massimi livelli.
Avvolgitore: Si compone di un rullo portante atto a ricevere bobine con diametro da 2 a 12 cm, raggiungendo una velocità massima di 120 m/min.
Compatibilità: Si può abbinare alla maggior parte delle stampanti per etichette disponibili in commercio, sincronizzando la velocità di rotazione con quella del dispositivo collegato.
Contro
Costosa: Nonostante la buona qualità costruttiva e le numerose funzioni offerte, riteniamo che questa ribobinatrice venga proposta a un prezzo troppo alto rispetto ad altri modelli simili.
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Etichettatrice Zebra
8. Zebra Stampante per Etichette Termiche Da 2 Pollici Serie ZSB-DP12
L’ultimo posto della nostra classifica lo abbiamo assegnato all’etichettatrice Zebra ZSB-DP12, capace di produrre fino a 73 etichette al minuto, con risoluzione di 300 DPI.
La larghezza di stampa è di 104 mm con la possibilità di stampare una striscia lunga fino a 990 mm, mentre la velocità massima di stampa si attesta su 127 mm/sec.
Per quanto riguarda il software, è possibile utilizzare sia l’editor fornito in dotazione, ossia il Zebra Designer nella versione base, sia un foglio di calcolo, essendo compatibile con i file CSV, Microsoft Excel e Microsoft Access.
In alternativa si può anche stampare direttamente da Outlook o da Word, ma in questi casi bisognerà adattare il testo alle dimensioni dell’etichetta.
Infine, anche se questo modello non può essere collegato al computer tramite cavo USB, è dotato di tecnologia Bluetooth che permette la contemporanea connessione a tutti gli utilizzatori, rendendo il processo di stampa più rapido ed efficiente.
Pro
Compatta: La stampante termica diretta Zebra rispetta gli standard della categoria per quanto riguarda le dimensioni, con un ingombro di soli 18 x 13 x 12 cm e un peso di poco superiore ai due chilogrammi.
Veloce: La velocità di stampa pari a 73 ppm e la connettività Bluetooth permettono di creare e stampare le etichette in modo più rapido.
Versatile: Può lavorare con una grande varietà di programmi, dall’applicazione Zebra Designer di serie ai vari software di scrittura Microsoft, dimostrandosi uno dei modelli più versatili in circolazione.
Contro
Rumore: Durante la stampa è un po’ rumorosa.
Compatibilità: Molti utenti segnalano che il dispositivo va in difficoltà quando deve collegarsi ai Mac e agli altri device Apple.
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Come scegliere le migliori etichettatrici
Utilizzate sia in ambito lavorativo sia a livello domestico, le etichettatrici sono dispositivi elettronici che permettono di stampare in modo semplice e veloce delle etichette adesive da applicare su prodotti alimentari, beni di consumo, documenti, pacchi da spedire e quant’altro si voglia. In questa mini-guida vi spieghiamo come scegliere una buona etichettatrice tra i numerosi modelli venduti online, illustrando le caratteristiche da prendere in considerazione al momento dell’acquisto e le prestazioni che ciascun dispositivo è in grado di offrire.
Portatile o fissa?
Molti dei dispositivi disponibili sul mercato offrono una praticità d’uso che li rende ideali non solo nei contesti lavorativi ma anche per il fai-da-te casalingo.
È il caso delle etichettatrici palmari, progettate per essere facilmente trasportabili e utilizzate in mobilità, grazie al design compatto e all’alimentazione a batteria. I modelli della migliore marca sono, in genere, dotati di un display (talvolta touchscreen) e una tastiera che permette di scrivere il testo da stampare, con la possibilità di personalizzare alcuni dettagli, come lo stile e la formattazione dei caratteri (corsivo, grassetto, sottolineato e così via).
Ovviamente, a fronte dell’ingombro ridotto, anche le etichette stampate avranno dimensioni contenute, con una larghezza massima di 1,2 cm. Si tratta, quindi, di strumenti adatti a catalogazioni semplici o alla prezzatura dei prodotti.
Per gli uffici e le attività che prevedono una produzione abbastanza importante di etichette, il mercato offre un’ampia scelta di etichettatrici da tavolo capaci di sopportare ritmi di lavoro più intensi e continui.
A differenza delle precedenti, necessitano di una postazione stabile e non possono essere trasportate facilmente a causa delle dimensioni più ingombranti e del peso importante.
Il principale vantaggio di questi dispositivi è la capacità di stampare in breve tempo grandi quantità di etichette, con una larghezza che può raggiungere i 6,5 cm, permettendo di inserire anche immagini e caratteri più elaborati.
Di contro, però, necessitano di un software specifico (in genere fornito a corredo, ma ci sono anche modelli compatibili con i più comuni programmi di videoscrittura e grafica in commercio) e un device esterno (computer, tablet o altro dispositivo indipendente) per la realizzazione delle etichette, che dunque non possono essere create automaticamente con il solo utilizzo dell’etichettatrice.
L’alimentazione può avvenire sia tramite cavo sia attraverso una batteria agli ioni di litio ricaricabile, che però è ad appannaggio dei modelli di fascia più alta.
Entrambe le tipologie alloggiano al loro interno il materiale di consumo (ossia il nastro su cui verrà stampata l’etichetta) e sono munite di taglierina, manuale o automatica, per tagliare a misura le etichette a seconda della lunghezza necessaria per contenere tutte le informazioni che servono.
La tecnologia di stampa
Una volta stabilito quale etichettatrice comprare, occorre considerare la tecnica di stampa impiegata dal dispositivo.
La stragrande maggioranza dei modelli utilizzati in ambito lavorativo e domestico si basa su due differenti tecnologie che evitano l’uso dell’inchiostro per garantire maggiore efficienza e praticità d’uso.
La prima è la stampa termica diretta che, attraverso il calore prodotto da una testina posta all’interno del macchinario, scalda un apposito nastro termosensibile provocando una variazione di colore che corrisponderà al testo o all’immagine che si vuole stampare.
Questa tecnologia viene utilizzata soprattutto dai modelli desktop e determina una maggiore usura della testina a causa del contatto diretto con il materiale sensibile alle variazioni di temperatura.
Anche se si tratta di una componente che può essere facilmente sostituita, ha in genere un costo pari al 30% del valore dell’etichettatrice stessa e non rappresenta dunque un investimento di poco conto.
Inoltre, quando si sceglie un modello a stampa termica diretta, è necessario utilizzare una carta specifica, che può essere:
– non protetta, che è il tipo più economico e viene solitamente utilizzato per le etichette di breve durata (per esempio, per le spedizioni rapide o per la catalogazione temporanea di documenti);
– protetta, più costosa e caratterizzata da una qualità superiore che garantisce una leggibilità fino a sei mesi;
– sintetica, la tipologia più dispendiosa in assoluto ma capace di produrre etichette resistenti anche all’acqua, da utilizzare per le spedizioni aeree, marittime o comunque di una certa importanza.
A prescindere dal materiale scelto, va comunque ricordato che tutte le carte termiche temono l’esposizione prolungata ai raggi solari, che rendono illeggibile la stampa.
Le etichettatrici da tavolo di fascia medio-alta e alcuni modelli palmari utilizzano, invece, la stampa a trasferimento termico, un procedimento più complesso in cui la testina va a scaldare un nastro inchiostrato – detto ribbon – in modo che l’inchiostro sciolto venga trasferito sull’etichetta, componendo il testo o l’immagine che si vuole stampare.
Questa tecnica, oltre a preservare la durata della testina, permette di effettuare la stampa su diversi tipi di carta (liscia, patinata, lucida, ecc.) e materiali sintetici (come il poliestere, il polipropilene e il vinile), ottenendo così etichette più resistenti alla luce solare, all’umidità e ad altri potenziali danni.
Altri parametri da valutare
A seconda del design, della fascia di prezzo e della tecnologia impiegata, le etichettatrici possono offrire diverse caratteristiche di stampa, che andranno valutate in base alle proprie esigenze e possibilità di spesa.
Per esempio, chi deve stampare un gran numero di etichette al giorno, al momento dell’acquisto dovrà considerare la velocità di stampa del dispositivo, che viene solitamente misurata in numero di pezzi stampati al minuto o in millimetri al secondo.
Sempre in base alle esigenze interne all’ufficio, occorre considerare anche la risoluzione di stampa, che inciderà sulla qualità finale dell’etichetta. Questo parametro viene misurato in DPI (punti per pollice) oppure in PPI (pixel per pollice).
Per quanto riguarda invece le dimensioni delle etichette, le versioni palmari sono in grado di supportare una larghezza che in genere oscilla tra 1,2 e 1,9 cm, mentre le etichettatrici desktop possono raggiungere – e talvolta superare – i 6 cm. L’altezza, invece, è un valore più flessibile e dipende dal tipo di carta impiegata.
In ultimo, ma non per importanza, il fattore connettività: se il dispositivo viene inserito in un contesto lavorativo a uso di più dipendenti, il cavo USB ne consentirà l’utilizzo a un solo utente per volta, mentre la presenza del wi-fi o del bluetooth permette la contemporanea connessione a tutti gli operatori.
Come utilizzare un’etichettatrice
Se non avete mai usato un’etichettatrice prima d’ora, potreste trovare alcune funzioni un po’ confusionali, soprattutto se avete acquistato un modello professionale o top di gamma. In realtà, si tratta di dispositivi estremamente facili da usare e che richiedono davvero pochi passaggi per poter stampare etichette di qualità. Per aiutarvi in questo intento, di seguito trovate alcuni consigli pratici su come sfruttare al meglio il vostro nuovo acquisto.
La prima accensione
Una volta inserite le batterie o collegato il dispositivo alla presa di corrente, posizionate il nastro compatibile nell’apposito alloggiamento. Quindi, premete il pulsante di accensione e impostate la lingua (solo al primo utilizzo).
A seconda del modello, troverete una serie di tasti funzione indipendenti che vi permetteranno di creare delle bozze personalizzate con layout diversi in base alle preferenze o alle circostanze di utilizzo.
Inserite il testo digitando le lettere sulla tastiera e – laddove possibile – aggiungete cornici, simboli, immagini, codici a barre e altri elementi utili.
Terminate la bozza impostando lo stile e la dimensione dei caratteri e salvatela sulla memoria interna dell’apparecchio.
Impostare i giusti parametri
Prima di stampare le etichette è necessario impostare i valori di temperatura e velocità in funzione della composizione dei nastri di stampa e della complessità del disegno finale, così da ottenere i migliori risultati in termini di contrasto e definizione.
Questi parametri si possono regolare attraverso il driver dell’etichettatrice, nella scheda Preferenze di stampa, oppure – nei modelli più evoluti dotati di display e pannello di controllo – direttamente sul dispositivo nel menù di configurazione.
In fase di anteprima è bene verificare anche che i margini dell’etichetta siano compatibili con il ribbon in uso per non avere disegni tagliati, decentrati o con bordi irregolari. A questo punto non vi rimane altro da fare che premere il tasto dedicato e stampare le vostre etichette.
Alcuni consigli utili
Per concludere, vale la pena ricordare che una regolare manutenzione allungherà la vita della vostra etichettatrice e vi permetterà di ottenere etichette di qualità.
Dal momento che stiamo parlando di un apparecchio elettronico, va maneggiato con cura evitando cadute, urti e strappi violenti, e conservato in un luogo ben riparato dalla polvere e dall’umidità.
Si raccomanda, infine, di non esporre a lungo il dispositivo ai raggi diretti del sole, a fonti di calore e a temperature elevate per evitare di alterare o danneggiare irreparabilmente i nastri inchiostrati.
Domande Frequenti
A cosa serve l’etichettatrice?
Com’è facile intuire dal nome, le etichettatrici permettono di stampare delle etichette adesive da apporre su contenitori, documenti, pacchi da spedire e qualsiasi altro oggetto da catalogare, prezzare o archiviare.
Come funziona un’etichettatrice?
Per avere un’idea generale sul funzionamento di questi dispositivi possiamo immaginarli come delle comuni stampanti specializzate nella stampa di etichette, ma senza l’utilizzo di inchiostri né toner. Per usare l’etichettatrice, in genere, è necessario creare il layout al computer oppure digitare il testo direttamente sulla tastiera.
Dove comprare un’etichettatrice?
Nel caso delle etichettatrici professionali o per uso industriale dobbiamo necessariamente rivolgerci alle aziende produttrici o a società che progettano sistemi di automazione e gestione delle linee di produzione, magari specifiche per il nostro settore.
Per i modelli portatili o da tavolo, invece, abbiamo più scelta su dove acquistare la nostra stampante per etichette, a partire dai negozi di articoli per l’ufficio e cartotecnica, fino alle cartolerie e agli store online, che offrono una selezione molto vasta in termini di marche e modelli, spesso venduti a prezzi bassi e più convenienti.
Quanto costa un’etichettatrice?
Per l’acquisto di un’etichettatrice dobbiamo mettere in preventivo un investimento che va dai 20 Euro per le versioni portatili più economiche destinate agli utilizzi domestici e occasionali, ai 130 Euro per i modelli professionali progettati per uffici e negozi.
Si può collegare un’etichettatrice al PC?
Un aspetto spesso sottovalutato nella scelta della migliore etichettatrice è la connettività, ossia la possibilità di collegarla a dispositivi esterni come computer portatili, desktop e sistemi operativi per la creazione di etichette personalizzate.
Non tutti i modelli, infatti, offrono questa opzione, che andrebbe comunque considerata poiché permette di stampare in modo più rapido e semplice. È più difficile trovare questa funzione nelle palmari, mentre le etichettatrici desktop sono generalmente collegabili a ogni tipo di device tramite cavo USB o Bluetooth.
I modelli di fascia alta possono collegarsi al PC anche in Wi-Fi o mediante cavo Ethernet, quindi ideali negli uffici e nei contesti lavorativi in cui più persone devono usare la stampante contemporaneamente.
Si possono salvare le etichette già stampate nella memoria interna dell’etichettatrice?
Questa funzione non appartiene a tutti i modelli reperibili in commercio. Alcuni, infatti, permettono di salvare solo un certo numero di caratteri o solamente l’ultima etichetta stampata, mentre altri possono tenere in memoria fino a un massimo di dieci bozze.
Le etichettatrici industriali o professionali dotate di un software o di programmi specifici per la creazione delle etichette sono in grado di memorizzare tutti i progetti realizzati in precedenza, consentendo anche la stampa di codici a barre e caratteri speciali.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
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