PC convertibili, cosa sono?

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Il mercato dei computer, e in particolare quello dei notebook, è stato attraversato da diverse crisi, soprattutto in occasione del lancio di dispositivi che puntavano a sostituirli in toto, come per esempio smartphone e tablet. Tuttavia, si è sempre trattato di contrazioni di quote di mercato passeggere, dovute più all’effetto novità di questi dispositivi che per la loro capacità di competere con dei veri e propri PC portatili.

Negli ultimi anni, però, è possibile notare un aumento di investimenti da parte delle aziende su un nuovo dispositivo, definito convertibile. Cosa sono in realtà questi prodotti? Si tratta di un incrocio tra un tablet e un notebook, in grado di mantenere la comodità del primo e le prestazioni del secondo. Un progetto sicuramente ambizioso che potrebbe però avere un successo di mercato tale da colpire considerevolmente le vendite di entrambi i settori.

 

Quali sono le potenzialità di un convertibile?

Trattandosi di un PC a tutti gli effetti, dotato quindi di processore, scheda video, memoria interna e così via, può essere in grado di svolgere tutte le attività che i notebook di fascia medio-bassa eseguono quotidianamente, parliamo quindi di navigazione internet, esecuzione di file multimediali, suite Office e, in alcuni casi, persino gaming (questo aspetto è legato alla scheda video, pertanto se siete alla ricerca di un convertibile per videogiocatori ricordate sempre di controllare la GPU di cui è dotato).

 

 

Perché non comprare un tablet?

I tablet si sono rivelati, sin dal loro lancio, una valida alternativa allo smartphone, soprattutto per gli utenti che non amano gli schermi troppo piccoli e hanno difficoltà a leggere news, libri, o anche vedere video su un display estremamente compatto. Sebbene avessero dei pregi, si rivelavano comunque troppo poco potenti per eseguire attività tipiche da notebook, gli interessati quindi avrebbero dovuto sempre andare in giro con un setup costituito da: smartphone per le chiamate, tablet per la navigazione internet, notebook per il lavoro, caricandosi quindi di una quantità di dispositivi decisamente eccessiva.

Se per alcuni non si è mai rivelato un problema, per altri potrebbe risultare addirittura assurdo caricarsi di così tanti dispositivi senza poter avere un unico terminale da poter utilizzare diversamente in base alle occasioni. Il convertibile, in quest’ottica, potrebbe essere la soluzione ideale, andando oltre i limiti del tablet ma pur mantenendone la comodità di utilizzo tramite uno schermo touch e un software responsivo.

 

Brand importanti

Tra le aziende più impegnate nella ricerca e sviluppo di convertibili sempre più potenti troviamo i giganti del settore, come Apple, HP, Lenovo e l’immancabile Samsung. L’azienda sudcoreana, in particolare, lancerà presto un nuovo dispositivo, il Notebook 9 Pen, in due versioni: una con un display da 13 e l’altra con uno da 15 pollici. Si tratta, come si può facilmente intuire, di dimensioni maggiori rispetto ai tablet e con cui gli utenti sono più propensi a lavorare. Lodevole anche la scelta hardware, con Intel Core i7, Solid State Drive per l’archiviazione e la lettura immediata di file e memoria RAM di tipo DDR3.

Ciò che distingue un convertibile da un notebook, però, è il touchscreen, presente anche in questo caso con un’aggiunta importante: una stilo chiamata S Pen per avere una maggiore precisione quando lo si utilizza come tablet, con latenza ridotta e un tratto realistico.

Nei prossimi anni è lecito dunque aspettarsi un’evoluzione sempre costante che porterà i convertibili al top delle vendite e dell’indice di gradimento dei consumatori grazie proprio alla sua natura inclusiva che renderà obsoleto l’utilizzo dei tablet, sempre più limitati da un hardware eccessivamente vicino a quello degli smartphone il cui dominio, invece, potrebbe non cessare ancora per molto tempo.

 

Convertibile per lavorare?

Nonostante siano prodotti interessanti, bisogna fare comunque le debite considerazioni prima di procedere all’acquisto di un convertibile. Innanzitutto, si tratta di dispositivi adatti a qualsiasi tipo di lavoro? La risposta, al momento, è no. Non si rivelano infatti ancora abbastanza potenti per eseguire editing video, foto o modellazione tridimensionale, attività che richiedono una capacità di calcolo particolarmente elevata e in cui persino i notebook di fascia media falliscono.

Per chi sono adatti allora? Tutti coloro che lavorano con internet, gestendo blog, siti, o necessitano di suite Office o simili per svolgere il proprio lavoro, potrebbero trovarli sicuramente adatti alle proprie esigenze.

Gli studenti potrebbero però essere il target primario, consentendo loro di portare sempre con sé il dispositivo per prendere appunti sia tramite tastiera sia tramite penna, scrivendo direttamente sullo schermo del computer.

 

 

Il futuro dei notebook

Per il momento, dunque, alla luce delle informazioni che abbiamo condiviso con voi, la completa scomparsa dei notebook, soprattutto quelli di fascia alta e specializzati in alcuni compiti, è scongiurata.

Tuttavia si tratta di un passo evolutivo che presto o tardi i convertibili compiranno, garantendo prestazioni sempre migliori. Non perdete di vista questi ibridi poiché, proprio in questo momento, sono al centro dell’attenzione e potrebbero rivelarsi un buon investimento.

 

 

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2 COMMENTI

RENATO

February 11, 2022 at 9:15 am

Salve, non mi è ancora molto chiaro un aspetto dei pc portatili “convertibili” anche definiti 2 in 1.
Prima di effettuare un errato acquisto, vorrei quindi approfondire un aspetto.
Nelle descrizioni lette in rete ho capito che tali apparecchi possono svolgere sia le normali funzioni di un pc portatile sia quelle di un tablet perchè hanno una tastiera ribaltabile e uno schermo touch screen.
Io però ho sempre capito che la differenza fra i pc portatili “tradizionali” e i tablet risiede nel fatto che i primi utilizzano i classici browser (quindi explorer, chrome, etc.) per raggiungere i classici “siti internet” mentre i secondi utilizzano le app.
Inoltre i primi (i pc portatili tradizionali) sono perfettamente compatibili con il classico pacchetto office (che è indispensabile per lavorare, archiviare, etc.), mentre i secondi (tablet) no.
Non ho ben compreso quindi se i convertibili sommano le 2 cose che ho sopra descritto oppure no).
Grazie per le delucidazioni che vorrete fornirmi

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Dino M

February 14, 2022 at 11:48 am

Salve Renato,

in realtà la differenza sostanziale – che in qualche modo comprende anche quello che dici tu – è rappresentato dal sistema operativo. I computer portatili “tradizionali” hanno Windows mentre i tablet con tastiera (chiamiamoli così), tranne qualche costosa eccezione, hanno Android. Questo significa che è vero che hanno le app ma è anche vero che non sono altro che l’equivalente dei software per PC. Quindi l’app di Chrome non è che il browser che trovi sul computer, così come nello store puoi facilmente scaricare Office o un’altra app per utilizzare Word, Excel ecc. Insomma da questo punto di vista non ci sono differenze… poi è chiaro che la scelta di un prodotto piuttosto che un altro è fortemente influenzata dal tipo di uso che ne devi fare. Speriamo di averti chiarito un po’ le idee.

Saluti
Team S

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